Ritorno da Modena.

Ritorno da Modena.

La trasferta modenese si e’ conclusa e ha regalato molte emozioni. Ecco di seguito il testo di un articolo pubblicato sul “Tirreno ed. online” del 19/9/13.

 

Gemellaggio fra Vespa club e solidarietà

I vespisti di Montemurlo hanno donato duemila euro ad una scuola elementare di Sorbara danneggiata dal terremoto e stretto un rapporto di amicizia con i vespisti di Modena.

MONTEMURLO. Un gruppo di 25 vespisti è salpato da Montemurlo per andare circa 150 km a nord, in provincia di Modena, nella cittadina di Sorbara, a portare solidarietà dopo il terremoto.
Tutto è partito da una conoscenza nata sulla strada qualche tempo fa che poco a poco è diventata amicizia e infine voglia di vicinanza, di testimonianza.
Presto si è capito che il modo migliore per mostrare un legame era dare una mano, un aiuto concreto. Da circa un anno il club organizza iniziative come ritrovi, lotterie, o mercatini per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione post-terremoto. Grazie all’impegno del vespa club Modena, che ha valutato diverse realtà e scelto la più adatta, è stata individuata una scuola elementare (che il sisma aveva distrutto completamente) alla quale consegnare i soldi raccolti in modo da dare una piccola spinta alle attività didattiche.
Si tratta di poco più di duemila euro, forse può sembrare una cifra modesta ma eravamo convinti che nel bilancio di una piccola scuola di paese fosse un’iniezione importante, come ha poi confermato la stessa preside. L’avventura comincia alle 7, si caricano i bagagli nel furgone d’appoggio e via. La salita all’Abetone è lunga e divertente ma fa davvero freddo la mattina presto. Giunti in cima (1400m) ci fermiamo e dal furgone spunta un tavolo che in due minuti è apparecchiato con pane salame e prosciutto, si stappa il vino e si aspettano i vespisti di Modena che sono venuti a prenderci. Prime strette di mano, ricca colazione con gli emiliani e si riparte.

Colazione-all-abetone

All’arrivo a Sorbara troviamo già molte persone a riceverci e durante il pranzo si comincia con i primi scambi di regali, noi portiamo e consegnamo magliette, toppe e spille, tutto il materiale è decorato con un logo speciale dedicato all’evento. Nel pomeriggio il gruppo di vespisti si è ingrossato con l’inserimento dei ragazzi modenesi e tutti insieme abbiamo percorso le strade dei paesi dove ancora i danni agli edifici sono ben visibili. Questo ci ha reso ancora più consapevoli.
Alle 17.30 il momento formale. La consegna del contributo è stata effettuata nelle mani della preside della scuola e alla presenza del giovane e cordiale sindaco che ha voluto esserci per salutarci di persona e si è realizzata tramite un assegno gigante creato per l’occasione da un vespista- stampatore. Si è trattato di un momento toccante dove le persone si sono sentite tutte partecipi ed emozionate, le parole dei presidenti dei club a malapena esprimevano lo stato d’animo dei vespisti presenti ma ognuno ha sentito dentro di sè il valore di quei minuti.

 Consegna-dell-assegno-alla-scuola

Nella stessa occasione si è anche reso “ufficiale” il gemellaggio tra il Vespa club Montemurlo e il Vespa club Modena, gemellaggio nato sull’onda di questa manifestazione di solidarietà ma che presto sfocerà in altre iniziative. Più tardi è arrivato il momento dei festeggiamenti e allora tutti alla “festa del lambrusco di Sorbara”, tra vari assaggi dove c’era sempre un tocco del famoso aceto balsamico di Modena e numerosi brindisi al lambrusco.

I-vespisti-a-scuola

La mattina seguente gli attivissimi modenesi avevano organizzato un raduno al quale hanno partecipato moltissime vespe e naturalmente ci siamo accodati, visita a una cantina e a seguire elegante aperitivo. Peccato che il tempo minacciasse burrasca, quindi dopo qualche affettuso ma malinconico saluto siamo ripartiti in tutta fretta per altri 150 km durante i quali ognuno ha rivissuto dentro di sè i momenti più belli, purtroppo il ritorno ha visto anche ben due cadute che hanno causato qualche ammaccatura alle vespe e alle persone, rivolgiamo un abbraccio ideale agli sfortunati protagonisti. In conclusione si è trattato di una grande esperienza ed un’ottima occasione per i soci del club di viaggiare, divertirsi, confrontarsi, sentirsi piccoli ma importanti e dimostrare una volta di più che la vespa “accorcia le distanze”.
Molte persone col loro impegno hanno contribuito all’ottima riuscita dell’iniziativa. In particolare va riconosciuto il merito di aver creduto da subito in questa idea e di aver lavorato moltissimo per realizzarla a due appassionati vespisti: Marco Varini di Modena e Federico Pinelli di Montemurlo, inarrestabili organizzatori ai quali vanno i complimenti.

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